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Bauhaus spegne 100 candeline: i festival in programma e la riscoperta dei caratteri tipografici

Nel 2019 verrà celebrato il Centenario dalla fondazione della scuola d’arte d’eccellenza tedesca Bauhaus, pietra miliare che portò alla nascita del movimento moderno nella storia delle arti.

La scuola di architettura, arte e design più importante della Germania, che dette vita ad un movimento di avanguardia e di innovazione , ed i cui insegnamenti sono ancora oggi fonte di ispirazione, mosse i primi passi nella città tedesca di Weimar dal 1919, data della sua fondazione, al 1925. Successivamente si spostò a Dessau, fino al 1932 e poi a Berlino fino alla sua chiusura definitiva, un anno più tardi, a causa dell’avvento del nazismo. Riunire l’insegnamento delle varie arti, scultura, architettura, decorazione, ma anche artigianato e tecnologia sotto l’ala del design: era questo in principio lo scopo fondamentale della scuola.

Dopo cento anni dalla sua fondazione, siamo pronti a rivivere quell’atmosfera magica propria di Bauhaus, caratterizzata da essenzialità e razionalismo: sono infatti in corso i lavori di preparazione e di rinnovo per il centesimo anniversario, e tutta la Germania freme per l’eccitazione. Tante le mostre, i congressi, gli eventi per celebrare l’importanza della scuola nell’arte e le personalità che lì vi insegnarono. L’anno nuovo inizierà con il festival d’apertura che si terrà a Berlino all’Akademie der Kunste dal 16 al 24 gennaio sotto la direzione artistica di Bettina Wagner-Bergelt.

I tre festival che si svolgeranno nell’arco di tutto l’anno 2019, presenteranno in chiave contemporanea la filosofia del Bauhaus del passato. Il primo dei tre, che si terrà dal 20 al 24 marzo è il Festival School Fundamental, un festival di apprendimento, che racconterà i metodi di insegnamento e la didattica. Dal 31 maggio al 2 giugno, si svolgerà il Festival Architecture Radical, ambientato nello storico ufficio di lavoro di Walter Gropius, come simbolo di un cambiamento sociale. Dal giorno 11 al giorno 15 settembre, avrà luogo il Festival Stage Total, dove verrà messa in scena la rappresentazione dell’opera Violet di Wassily Kandinsky: il teatro tradizionale viene rivisitato in un’ottica innovativa con nuove tecniche di espressione.

Il 2019 sarà anche l’anno in cui vedranno la luce due nuovi musei: il 6 aprile aprirà il Bauhaus Museum a Weimar, con il progetto di Heike Hanada, mentre l’8 settembre verrà inaugurato il nuovo Bauhaus Museum a Dessau che ospiterà la collezione della Fondazione Bauhaus, ideato da Gonzalez Hinz Zabala.

Per il programma completo degli eventi, occorre scaricare il documento in formato pdf al link: https://www.bauhaus-dessau.de/dl/427703c01d07142faf3374333ea7a6ba/SBD_Bauhaus_Centenary_2019.pdf

Nella celebrazioni dei 100 anni di Bauhaus, verrà data anche molta rilevanza al ruolo della figura femminile: le donne, in quell’epoca in Germania, vivevano anni difficili, dove la parità di genere era una conquista ben lontana, anche se il fondatore della scuola Walter Gropius aveva dichiarato che non ci doveva essere “alcuna differenza tra il sesso più bello e quello più forte”. Tante donne avevano fatto richiesta di iscrizione alla scuola, ma alla maggior parte di esse fu negato l’accesso ai corsi, e furono quindi rilegate al laboratorio di tessitura. Tra queste c’era Anni Albers, che trovò nella tessitura la sua propria forma d’espressione: questa disciplina le permise di diventare una talentuosa designer tessile. Alle sue opere è dedicata una mostra alla Tate Modern, dove sono presenti i suoi telai originali, le sue idee rivoluzionarie, i suoi progetti nel mondo del design, come lei reinventò la tradizionale tessitura a mano in chiave moderna: un’occasione assolutamente imperdibile per sapere di più sull’enorme contributo dato dalla pioniera artista tessile. La mostra sarà aperta fino a gennaio 2019.

Non solo: è nato infatti, il progetto The Hidden Treasures Bauhaus Dessau con il quale sono stati ritrovati e rinnovati i caratteri tipografici utilizzati dai grandi maestri. La fondazione Bauhaus Dessau, in collaborazione con Adobe, ha pensato di digitalizzare e dare una nuova impronta a cinque progetti tipografici, utilizzando il programma Adobe Illustrator CC. Il primo, tondeggiante e minimalista, è stato progettato da Joost Schmidt ed è chiamato Joschmi; il secondo, denominato Xants, è un carattere neoclassico ed è stato ricreato da Xanti Schawinsky. E poi c’è il carattere Carl Marx in versione sia Regular che Bold di Carl Marx, Alfarn di Alfred Arndt, e Reross sia Quatratic che Rectangular di Reinhold Rossig. È possibile scaricare i set dei caratteri a questo link: https://fonts.adobe.com/fonts/hidden-treasures?mv=other&ref=tk.com&sdid=S36FMY6Y . Per avere maggiori informazioni, basta visitare il sito web dedicato all’iniziativa: https://adobehiddentreasures.com/ .

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