Che cos’è il design?
Cos'è il Design, raccontato da Riccardo - giovane designer pieno di entusiasmo ed energia...
Il termine “Design” è stato preso in prestito dalla lingua anglosassone e letteralmente si traduce in “disegno, progetto”.
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Col passare degli anni questo termine ha acquisito un significato proprio ed oggi la definizione di Design la possiamo rendere con “Progettazione di un oggetto che si propone di sintetizzare funzionalità ed estetica”.
Cecilia Cecchini
docente Design, Roma
Loredana Di Lucchio
docente Design, Roma
Bonifacio Pontonio
docente Design, Roma
Che cos’è il design?
Cos'è il Design, raccontato da Riccardo - giovane designer pieno di entusiasmo ed energia...
Il termine “Design” è stato preso in prestito dalla lingua anglosassone e letteralmente si traduce in “disegno, progetto”.
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Col passare degli anni questo termine ha acquisito un significato proprio ed oggi la definizione di Design la possiamo rendere con “Progettazione di un oggetto che si propone di sintetizzare funzionalità ed estetica”.
Cecilia Cecchini
docente Design, Roma
Loredana Di Lucchio
docente Design, Roma
Bonifacio Pontonio
docente Design, Roma
Biennale Licei Artistici
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Titolo dell’opera: Phoenix
Docenti referenti:
Franco Salvadori - Design del vetro, progettazione - franco.salvadori@liceoartisticorussoli.edu.it
Caterina Matteoli - Design del vetro, laboratorio - caterina.matteoli@liceoartisticorussoli.edu.it
Roberto Martini - Grafica - roberto.martini@liceoartisticorussoli.edu.it
Studenti partecipanti:
Classi 3A e 4A, design del vetro, grafica
L’opera è costituita da un drappeggio in TNT serigrafato e resina, che si tramuta gradualmente in vetro realizzato in fusione assieme a varie materie organiche.
Descrive il viaggio della fenice nella sua essenza più alchemica, sulla scia del pittore Giulio Romano nel dipinto “allegoria dell’immortalità”.
La realizzazione di questo lavoro è un vero e proprio viaggio, dove gli studenti conducono semifusioni sperimentali, includendo materiali di uso quotidiano che si tramutano in cenere all’interno dei blocchi di vetro, creando una strada che un tassello dopo l’altro, riconduce alla purezza del cristallo.
I suoni narrano delle lavorazioni meccaniche e organiche alternando ritmi ad aritmie.
Essendo una installazione modulare gli ingombri sono variabili, l’opera può essere adattata al contesto in cui si trova.
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