Taglio del vetro
Verrà effettuato per mezzo di un tagliavetro, questo utensile era anticamente costruito da un’impugnatura che terminava con una punta di diamante, una pietra talmente dura da riuscire ad incidere la superficie del vetro rompendo così i legami superficiali. Con l’evoluzione tecnologica il diamante è stato reso obsoleto, adesso abbiamo a disposizione un'ampia varietà di utensili tagliavetro costituiti dalla rotella di leghe metalliche dure quali acciaio widia e carburo di tungsteno. Per effettuare il taglio si dovrà entrare ed uscire dalla lastra con l'utensile preposto, esercitando la pressione necessaria alla rottura dei legami, con l’esperienza si imparerà a riconoscere la giusta imprimitura del rumore prodotto dall’utensile in fase di taglio. La tecnica di impugnatura del tagliavetro dipenderà dalla forza impressa dall’operatore oltre che dalla mano prevalente dello stesso. Durante il processo di taglio si dovrà tener conto dello spessore dell’anima del piombo che andrà ad occupare uno spazio di circa 2 mm tra un pezzo e l’altro, si dovrà quindi incidere all’interno del segno precedentemente effettuato sul lucido.